Quello che stiamo vivendo è un momento molto difficile per la nostra nazione. L’emergenza ci è piombata addosso senza preavviso e da un giorno all’altro ha sconvolto la nostra routine e le nostre vite. Ora è certamente il momento dell’attenzione e del rispetto. Stiamo in casa, il più possibile, per tutelare le nostre famiglie, i nostri vicini, ma anche i più esposti tra noi: anziani, immunodepressi, persone con patologie pregresse.
È inevitabile però pensare anche all’impatto economico di questa situazione, nel presente e nel futuro. Il nostro settore, quella della ristorazione, è stato colpito in maniera particolarmente forte dall’emergenza. Bar e locali hanno chiuso i battenti; molti negozi di alimentari tengono aperto magari ad orari ridotti, con minor impiego di personale; i ristoranti, le pizzerie e le pasticcerie che ancora lavorano lo fanno esclusivamente tramite i servizi e le app di delivery per la consegna a domicilio.
L’epidemia ha messo in crisi il nostro settore a livello profondo, quasi simbolico. Da sempre attraverso la ristorazione si celebra la socialità, la condivisione, la gioia di stare insieme: proprio i piaceri che questa pandemia ci sta togliendo. Il virus ci obbliga alla distanza, ci instilla la paura dell’altro. E molti già si stanno chiedendo cosa succederà dopo, come la nostra società ne uscirà cambiata e trasformata.
Per molti imprenditori dell’HORECA questo è il momento della preoccupazione, non solo per la salute di sé stessi e dei propri cari, ma anche per quello che accadrà una volta finito tutto. I bar torneranno a riempirsi? I turisti visiteranno ancora le nostre città?
Quello che possiamo dire è che vi capiamo e, in questo momento difficile, vi siamo vicini. Nessuno può prevedere il futuro con certezza, né i più ottimisti né (ricordiamocelo!) i catastrofisti. Noi ci sentiamo solamente di dire una cosa, guardando le foto degli abbracci di Wuhan, dove l’emergenza sembra finalmente rientrata: la vita rifiorirà. Torneremo ad avere voglia di stringerci, di stare vicini, di passare il tempo con gli amici, di andare fuori a cena o mangiare un gelato, di passeggiare per il centro o sul lungolago. E allora, crediamo, anche i bar torneranno a riempirsi, i ristoranti a ricevere prenotazioni, e le uniche file che vedremo davanti ai negozi saranno quelle per assicurarsi il gelato più buono nelle calde giornate estive.
Non sarà facile, lo sappiamo. Lo spettro della crisi economica è dietro l’angolo. Ma abbiamo dimostrato tante volte di sapersi rialzare dalle macerie. Ce la possiamo fare. E dobbiamo innanzitutto crederci.
Intanto, in questi giorni strani e lenti, forse puoi fare qualcosa per la tua attività, anche se è chiusa al pubblico.
Delivery
Alcuni, l’abbiamo già detto, usano la consegna a domicilio per continuare a fornire i loro servizi. E forse, se non l’hai già fatto in passato, questa crisi può essere l’opportunità per scoprire forme di vendita alternative, digitali.
Se ti affacci ora per la prima volta in questo mondo, la scelta più facile è affidarsi ad una delle grandi app di delivery presenti sul mercato (Just Eat, Glovo, Deliveroo…) che forniscono anche i rider per il trasporto. Ma questa pausa forzata potrebbe anche essere l’occasione per ripensare al tuo business nel prossimo futuro, mettere in atto una diversificazione e strutturare anche il servizio a domicilio (nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo di approfondimento proprio su questo tema!).
Nel frattempo, puoi usare i tuoi canali di comunicazione social per informare i clienti affezionati della possibilità di assaggiare le tue specialità direttamente a casa. Naturalmente dovrai sottolineare che nel tuo locale vengono rispettati i canoni di igiene, pulizia e distanziamento, e che la consegna avviene in modalità contactless, senza contatto fisico (un servizio che tutte le maggiori app stanno offrendo in questo periodo).
Manutenzione e formazione
Attrezzarti per il delivery non è la sola cosa che puoi fare in questo periodo. Sono talmente tante le faccende che in un bar, in un negozio o in un ristorante si rimandano sempre, perché non c’è il tempo: pulire a fondo le attrezzature e il retrobottega, riordinare il magazzino, occuparsi di quelle piccole manutenzioni sempre rimandate…
Ecco, per questo, noi ci siamo. Possiamo venire da voi, certo, muniti di attrezzatura protettiva, ma anche aiutarvi a distanza con le operazioni minori tramite videochiamata. E siamo disponibili anche per chiacchierare insieme di come, una volta finito tutto, poter ripartire alla grande.
E, a proposito di idee per il futuro, perché non utilizzare questo momento per formarsi e pensare al dopo crisi? Noi ti consigliamo di seguire la community di OMS Restaurant Re-Start, che in questo periodo ha organizzato una serie di dirette su Facebook pensate proprio per aiutare gli imprenditori a fronteggiare questo momento difficile, con anche alcuni momenti specifici dedicati al mondo della ristorazione.
Questo è il nostro piccolo contributo. Siamo nel momento della solidarietà e della cura, tra le persone ma anche tra le aziende. Solo tutti insieme, come una comunità unita, ce la faremo.
E forse, alla fine, ci riscopriremo anche più forti e migliori di prima.
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