Ormai lo sappiamo tutti: con la pandemia il mondo della ristorazione è mutato. Gli operatori dell’HORECA sono stati costretti ad adattarsi ad un mercato diverso, con nuove e specifiche esigenze.
In quanto fornitori, anche noi di Emmegi ci sentiamo sentiti chiamati a un cambiamento. Per questo abbiamo pensato un’iniziativa per i nostri clienti e collaboratori: un’esperienza diversa, intima, cucita su misura.
Partendo da uno dei temi più caldi e interessanti in questo periodo di restrizioni (il sottovuoto come tecnica di cottura e di conservazione degli alimenti), abbiamo quindi organizzato degli incontri formativi gratuiti one-to-one in collaborazione con Orved, un’eccellenza italiana nell’ambito dei macchinari per sottovuoto.
Il nostro scopo – o meglio, il nostro desiderio – era aiutare i nostri clienti a immaginare concretamente un cambiamento, a creare un percorso che trasformasse motivazione, curiosità e desiderio in qualcosa di più pratico.
In questo senso, gli incontri sono stati un grande successo, uno spazio di progettualità individuale in cui ciascun partecipante è riuscito a visualizzare soluzioni innovative per venire incontro alle esigenze specifiche del proprio locale.
Ed è proprio dei nostri ristoratori che vogliamo parlarvi oggi, con un piccolo resoconto delle loro esperienze durante la demo.
Ecco qui le loro storie…
1) IL SOTTOVUOTO PER UN RIFUGIO DI MONTAGNA
La nostra prima demo è stata rivolta ad A. e M., gestori di un rifugio nella nostra splendida Lessinia. A. e M. già utilizzavano le tecniche del sottovuoto per la conservazione degli alimenti, ma sentivano la necessità di approfondire le possibilità offerte dalla cucina sottovuoto.
Il rifugio, infatti, non ha orari fissi per i pasti: durante tutta la giornata capita che arrivino clienti desiderosi di gustare i meravigliosi piatti montanari offerti dal locale. Fortunatamente la cucina sottovuoto risponde molto bene a questo tipo di esigenze, permettendo di conservare piatti genuini e pronti da gustare ad ogni ora del giorno!
Inoltre, la cottura sottovuoto (lenta e a bassa temperatura), consente di dare vita a piatti più gustosi e allo stesso tempo sani, in cui condimenti, sali e grassi alimentari vengono ridotti del 60%. Senza considerare che le materie prime conservano tutte le vitamine, le proteine e i sali minerali.
Infine, i colori dei piatti sottovuoto appaiono visibilmente più marcati e gli alimenti più soffici al palato… proprio quello che i clienti cercano in un ameno rifugio di montagna!
2) IL SOTTOVUOTO PER UNA PIADINERIA
Il secondo caso che vi vogliamo presentare è quello di una piadineria che ha aperto da poco ma che già è riuscita a crearsi un buon giro di clientela e portare a casa ottimi risultati.
I gestori si sono però resi conto che ogni giorno sono necessarie parecchie ore per la produzione delle piade, e hanno cercato una soluzione nel sottovuoto.
Utilizzando il sottovuoto in atmosfera, infatti, è effettivamente possibile ridurre i tempi e organizzare meglio l’attività del laboratorio, dedicando una piccola parte della giornata alla produzione e allo stoccaggio delle piade in cella.
Ma le potenzialità non sono esaurite qui: eh sì, perché i gestori hanno già visualizzato un utilizzo ulteriore dei macchinari, dando la possibilità ai clienti di acquistare solo la “base” della piadina da tenere nel frigorifero di casa per improvvisare un pasto veloce.
Una shelf life di 30 giorni consente infatti di trasformare una piada artigianale in un perfetto prodotto da casa, da utilizzare quando è più comodo!
3) IL SOTTOVUOTO PER UNA GASTRONOMIA
La terza delle nostre demo è stata rivolta ai gestori di una gastronomia che stanno pensando di utilizzare il sottovuoto per offrire un servizio d’asporto ad hoc per i clienti, utilizzando una macchina che termosigilla in vuoto le vaschette.
In questo caso, il sottovuoto offre diversi vantaggi:
- Un lavoro in cucina ben organizzato, che ottimizza tempi, costi di manodopera e delle materie prime;
- La possibilità di avere un banco sempre pieno… e più attraente per i clienti;
- Una comodità in più per i clienti: dato che i prodotti durano di più, si può fare una spesa maggiore senza preoccuparsi delle scadenze;
- La vaschetta termosigillata, oltre ad essere gradevole alla vista, assicura che il prodotto non esca e quindi non si rischia di sporcare.
Perché Orved
Abbiamo scelto di affidarci ad Orved come fornitore di macchinari sottovuto perché si tratta di una realtà italiana d’eccellenza e dinamica che può vantare diverse certificazioni di ecosostenibilità.
Per Orved, infatti, l’attenzione all’ambiente è un valore fondamentale, che passa soprattutto attraverso l’obiettivo di ridurre gli sprechi nelle cucine professionali.
Ecco perché l’azienda negli anni ha investito non solo nella creazione di macchinari riciclabili al 95%, ma anche per diminuire il consumo energetico dei macchinari che offre (garantendo ai clienti risparmio energetico e allo stesso tempo un vantaggio per l’ecosistema).
Infine, Orved ha sviluppato sacchetti e buste per il sottovuoto completamente biodegradabili, che possono essere smaltite nell’umido senza contaminare l’ambiente.
Per approfondire: https://www.orved.it/it/orved-buste-sottovuoto/natural-vacuum-bags
Ti interessa capire come potresti applicare il sottovuoto al tuo locale?
Prenota una demo gratuita e senza impegno presso la nostra sede il 17 maggio 2021
Per info e iscrizioni:
0442 80772 | info@emmegiprofessional.com
oppure
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