Le vetrine espositive di un bar hanno esattamente la stessa funzione delle vetrine di un negozio di abbigliamento: mostrare i prodotti, invogliare gli avventori a curiosare… e, ovviamente, ad acquistare! Ecco allora che, anche nel caso dei bar, vengono in aiuto i suggerimenti del visual merchandising, che insegna come allestire al meglio una vetrina per valorizzare la merce esposta.
L’ABC dell’esposizione: pulizia, ordine e una corretta illuminazione
La pulizia e l’ordine vengono prima di tutto. Questo significa vetri lindi e senza traccia di impronte, vassoi disposti in ordine, cibi accuratamente separati per tipologia. Attenzione anche all’ illuminazione: una vetrina poco luminosa è una vetrina poco appetitosa!
Cosa e come esporre
Varietà e quantità sono regole d’oro nell’ allestimento delle vetrine. Quindi evita di lasciare troppo spazio vuoto perché comunica un senso di trascuratezza, ma allo stesso tempo non stipare la tua vetrina: l’occhio deve essere attirato verso punti ben precisi, non perdersi nella calca.
Nell’ esposizione, dai priorità alle specialità della casa, quelle che i tuoi clienti amano e che ti rendono unico; riserva ai tuoi “piatti forti” le posizioni migliori, più centrali e meglio illuminate.
Usa a tuo favore i cartellini descrittivi
Ogni volta che decidiamo di acquistare qualcosa, lo facciamo seguendo due impulsi: uno emozionale e uno razionale. Nel caso del cibo, l’aspetto (e il profumo) fanno leva sulle motivazioni più istintive e irrazionali che sono assolutamente fondamentali per spingere il consumo. Questo non significa però che dobbiamo rinunciare a solleticare l’acquisto anche attraverso la razionalità; in questo, ci vengono in aiuto i cartellini descrittivi. Attraverso i cartelli puoi non solo specificare gli ingredienti, ma anche esaltarli, indicando ad esempio la provenienza e caratteristiche particolari.
Lo stile dei cartellini è anch’esso significativo. Noi ti consigliamo di scriverli a mano, utilizzando materiali, colori e calligrafia in linea con l’estetica del tuo locale.
Scegli nomi evocativi per le tue specialità
Hai mai pensato di dare un nome originale alle specialità più apprezzate del tuo locale? Battezzare i tuoi piatti forti, siano essi snack o prodotti di pasticceria, ti può aiutare a renderli unici agli occhi dei tuoi clienti e a distinguerti immediatamente dai concorrenti. Scegli nomi evocativi o simpatici, ma comunque in linea con lo spirito e l’atmosfera del tuo bar: vedrai, i tuoi avventori non se ne scorderanno facilmente!
Sfrutta le occasioni per allestimenti speciali
Natale, Pasqua, San Valentino, il Carnevale, la Festa della Mamma… proprio come le vetrine dei negozi, anche la vetrina del tuo banco bar può vestirsi a festa! Utilizza le feste comandate e gli eventi cittadini per dare un nuovo look alla vetrina e ricavarne spunti per colazioni, snack, semplici assaggi. Bastano piccole attenzioni per dare un tocco particolare e far conoscere ai tuoi clienti specialità e prodotti che forse prima ignoravano.
Vetrine: una questione di prospettiva
Negli ultimi anni i produttori di attrezzature per la ristorazione hanno lavorato molto per sviluppare prodotti all’avanguardia dal punto di vista dell’igiene e del design. Una delle tendenze più recenti è quella di installare vetrine di nuova concezione, incorporate nel piano bar, dotate di vetrate da ogni lato che garantiscono totale trasparenza e una piena visibilità dei prodotti.
«Tradizionalmente le vetrine da esposizione nei bar sono sempre state collocate in posizione elevata, come strutture giustapposte al piano del banco. In questo modo l’avventore vede la merce, che siano i panini disposti a piramide su un piatto o i piatti pronti della pausa pranzo, da una prospettiva poco favorevole, quella laterale. Questo non è il modo migliore per esporre il cibo. È preferibile invece una visione dall’alto, da cui il prodotto viene percepito nella sua interezza oltre che valorizzato» osserva infatti Carlo Meo, esperto di marketing e docente ai corsi del Poli.design del Politecnico di Milano. Con le vetrine incorporate al banco bar, invece «il panino o il piatto vengono esposti quasi come fossero pezzi unici, più o meno come gli anelli in una gioielleria. E il cliente in questo modo non sceglie semplicemente “un” panino, che poi il barista prenderà dal mucchio, ma “quel” panino, cioè proprio il panino che vuole consumare».
Hai bisogno di aiuto per scegliere o cambiare le vetrine del tuo bar? Contattaci per una consulenza professionale.
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